Il Nuraghe Diana di Quartu Sant’Elena: Un Tesoro Archeologico

Il Nuraghe Diana

Il Nuraghe Diana, situato a Quartu Sant’Elena, è uno dei più affascinanti esempi di architettura nuragica in Sardegna. Costruito tra il XV e il XII secolo a.C., questo monumento rappresenta una delle testimonianze più significative della civiltà nuragica, che ha caratterizzato l’isola durante l’età del bronzo.

Il nuraghe è un’imponente struttura a torre, costruita con grandi blocchi di pietra calcarea, che si erge maestosa nel paesaggio circostante. la tecnica costruttiva è un enigma, rivela competenze architettoniche e stilistiche inusuali, in alcuni punti le pietre posizionate in alto sono più grandi di quelle basse e l’ingresso ricalca la tecnica costruttiva del dolmen, ricorda l’entrata della tomba di Giganti de is concias a Quartucciu.

Intorno al Nuraghe Diana sono state rinvenute diverse strutture, tra cui cisterne e resti di abitazioni, che testimoniano la vita quotidiana delle popolazioni nuragiche. Questo sito non è solo un luogo di grande interesse archeologico, ma offre anche una vista panoramica mozzafiato sulla costa cagliaritana e sulla spiaggia di Capitana. Visitare il Nuraghe Diana significa immergersi nella storia e nella cultura di una Sardegna antica e affascinante.

Durante la seconda guerra mondiale fu una sentinella sul mare a protezione delle batterie antisbarco e antiaeree. Ai tempi spuntava dalla collina solo la torre principale del nuraghe che fu rinforzata per costruire una garitta


Nei millenni il monumento ha ispirato audaci leggende di pirati e tesori e testimoniato sanguinosi scontri tra corsari, non a caso il promontorio è chiamato con il nome sinistro di is Mortorius. Una delle leggende è quella ispirata alla Pirata Capitana amante del pirata Mujahid.

Si racconta che il tesoro venne nascosto all’interno del Nuraghe Diana e sorvegliato dalla pirata Capitana giorno e notte. Si narra che chiunque avesse provato ad avvicinarsi venisse malamente malmenato e legato con le catene, finché il pirata Mujahid non sarebbe tornato. Quest’ultimo, però, non riapparve mai più e gli occhi della Capitana, pieni di lacrime, lo chiameranno disperati per l’eternità.

Per info e visite guidate visita il sito ufficiale del Nuraghe Diana cliccando qui



La Spiaggia di Capitana per saperne di più

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