Mamoiada il borgo e le antiche tradizioni cosa vedere
Mamoiada è un famoso paese della Sardegna centrale, nella regione storica della Barbagia di Ollolai.
Celebre in tutto il mondo per le maschere dei Mamuthones e degli Issohadores, protagonisti di antiche celebrazioni popolari.
Il paese vanta numerose sorgenti e rigogliosi boschi adibiti ai pascoli da cui traggono ottimi formaggi.
Oltre ai formaggi, notevoli i vini ed i dolci, tutti gustabili nelle strutture ricettive situate tra il paese ed il Supramonte.
Il borgo conta circa 2500 residenti, a vocazione turistica, da sempre attrae turisti di tutto il mondo, in particolare negli eventi del 16 Gennaio per i fuochi di Sant’Antonio, nel carnevale Barbaricino e con Autunno in Barbagia il paese può arrivare anche alle 60 mila presenze.
Il museo più visitato a Mamoiada è il Museo delle Maschere tradizionali, che vanta una notevole raccolta di tutte le maschere tradizionali, donate in occasione dei viaggi che i Mamuthones effettuano in tutto il mondo.
Presi d’assalto anche le botteghe artigiane della lavorazione del Legno, di cui i mamoiadini sono maestri, in particolare suscita interesse la lavorazione delle maschere tradizionali, intagliate a mano con legni pregiati.
Archeologia Nuragica, Menhir e Domus de Janas di Mamoiada
Numerose anche le aree archeologiche, in particolare i Menhir e le Domus de Janas presenti anche all’interno del centro urbano.
Rinomato il Menhir de Sa Perda Pinta (la pietra dipinta), nota anche Stele di Boeli, un’enorme pietra granitica alta due metri e mezzo, datata 3200 a.c. , sulla quale sono stati scolpiti cerchi concentrici e coppelle tipiche delle sculture celtiche (esempio Scozia, Irlanda)
Nel centro abitato è possibile visitare anche due necropoli preistoriche “Domus de Janas S’Eredau e Mazzozzo.
La Domus de Janas più importante di Mamoiada si trova a 2 km dal centro nella strada verso Fonni ed è chiamata Domus de Janas de Istevene.
Le Oncheddas così vengono chiamate dai Mamoiadini, sono in tutto 6, immerse in un boschetto di lecci e coperte dal muschio, suscitano interesse sia per le loro forme particolari, sia per la presenza di antichi petroglifi.
Nella prima domus, di grandi dimensioni sono presenti una protome taurina scolpita su un pilastro, varie copelle e tracce di ocra rossa.