Santuario Santa Vittoria di Serri cosa vedere

Santuario Santa Vittoria
Pozzo Sacro

Santuario di Santa Vittoria si trova a Serri piccolo borgo nella Sardegna centro meridionale, è un sito archeologico suggestivo dove è possibile osservare la sovrapposizione delle varie epoche da quella nuragica fino all’utilizzo moderno della chiesa cristiana di Santa Vittoria.

Il santuario nuragico è allocato su l’altopiano della Giara di Serri alla estremità della parete rocciosa basaltica. Il Santuario domina una grande vallata su cui poggia il paese di Gergei e che spazia fino al mare.

I ritrovamenti effettuati su questa area sono eccezionali, bronzetti, manufatti, gioielli in argento e oro, altari, statue, riproduzioni di nuraghi, segni di un’attività commerciale e religiosa con popoli lontani che si è susseguita dall’età del bronzo 1500 a.c. e continua ancora oggi con la processione dedicata a Santa Vittoria con il tradizionale pranzo nel recinto delle feste. 

Importante soprattutto per i Sardi ma anche per Fenici, Etruschi, Ciprioti che frequentavano questo posto senza tempo. L’avvento dei Romani e dei bizantini porto poi alla distruzione del santuario a causa di  un grosso incendio e con varie opere di devastazione.

La Chiesa di Santa Vittoria fu eretta proprio per sostituire il culto nuragico con quello cristiano e manifestare forse la  vittoria sui Sardi.

Santuario Santa Vittoria

Dagli scavi condotti solo su una piccola percentuale dell’area possiamo oggi visitare:

Il Tempio a pozzo del Santuario Santa Vittoria

Considerato il luogo più importante di tutto il Santuario, al pozzo si accedeva tramite 13 scalini ripetuti nel soffitto a scala rovesciata.

Attorno al pozzo un recinto nella quale avvenivano le cerimonie religiose legate al culto dell’acqua.

L’acqua considerata sacra aveva il potere di purificare e guarire dalle malattie. Su alcuni manufatti sono visibili le canalette nella quale scorrevano i liquidi dei sacrifici animali che si praticavano nel tempio.

Il culto dell’acqua come mezzo di purificazione era praticato in tutta la Sardegna intorno al 1200 a.c. e questo tipo di pozzo è presente in numerosi esemplari in tutta l’isola, Il più maestoso è sicuramente quello di Santa Cristina a Paulilatino.

Stupisce la tecnica costruttiva di questi pozzi che utilizzavano pietre lavorate e squadrate,  in quell’epoca per poter lavorare ogni singolo mattone, con quelle tecniche conosciute, si dice impiegassero un mese.

Santuario Santa Vittoria
Pozzo Sacro

Il protonuraghe, il Nuraghe e la chiesa di Santa Vittoria

Nelle vicinanze del Pozzo sono presenti i resti di un Protonuraghe 1600 a.c. che fù inglobato da un Nuraghe più complesso. Di questo edificio è rimasto solo un corridoio di accesso ed alcune mura.

Sulle rovine del nuraghe venne edificato successivamente la Chiesa di Santa Vittoria.

Santuario Santa Vittoria
Rovine del Nuraghe

Il recinto delle feste

In questa area vasta avvenivano gli incontri della comunità ed i festeggiamenti, come nelle sagre paesane erano presenti le botteghe del mercato, sale con sedili e banchi per le riunioni, in alcune aree si cucinava e si consumavano i pasti. Sono stati ritrovati numerosi resti animali ma anche ostriche e crostacei prelibati. Ancora oggi in occasione di santa vittoria si usa pranzare nell’area adiacente.

Santuario Santa Vittoria
Recinto delle Feste il mercato

Altri edifici :

Il tempio ipetrale

La via sacra

Ia capanna del sacerdote

La capanna del capo

Tra i bronzetti ritrovati e custoditi tra il Museo Archeologico di Cagliari e quello di Sassari di estrema importanza ritroviamo:

Il capo del villaggio, figura maschile con la mano sinistra alzata in segno di saluto, indossa un copricapo e mantello.

La mamma che tiene in braccio il bambino, numerose figure di animale tra cui una pantera, ed un Bue abbellito con dei fiori che ricordano il giogo dei buoi utilizzati nelle feste paesane.

Dai comportamenti di questi antichi Sardi si evince che ancora oggi molte delle tradizioni vecchie di 3500 anni, si praticano nel territorio con gli stessi modi di un tempo.

SERRI CENTRO STORICO

Piccolo borgo di 650 abitanti a 600 metri di altitudine allocato tra il Sarcidano e la Trexenta,  fa parte dei borghi autentici d’Italia grazie al suo ambiente naturale, alle tradizioni culinarie e al suo parco archeologico.

Di Serri fa soprattutto spettacolo la sua piccola Giara che racchiude boschi di lecci e querce secolari .

Nel piccolo paese si può ammirare la chiesa di San Basilio del 1100 e quella di Sant’Antonio edificata nel 1700.

Da assaggiare le ottime carini, i formaggi, i vini e l’olio.

GALLERIA IMMAGINI SANTUARIO SANTA VITTORIA E SERRI

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