Sos Colonganos e S’Urtzu di Austis Carnevale sardo
Sos Colonganos e S’Urtzu sono le maschere caratteristiche del carnevale di Austis, piccolo paese barbaricino della provincia di Nuoro nel centro Sardegna
Queste maschere di origini antichissime richiamano antichi riti legati al mondo agricolo ed al legame uomo – animale per la lotta alla sopravvivenza.
Nella sfilata Il S’Urtzu rappresenta l’animale che vestito di pelle di cinghiale cerca disperatamente di sfuggire ai temuti Sos Colonganos.
Sos Colonganos indossano pelle di pecora e ossa di vari animali, sul capo pelle di volpe e di martora. Portano una maschera di sughero ricoperta di rami di corbezzolo, inscenano una danza muovendo grandi forconi artigianali.
La danza serve per richiamare all’attenzione il Dio Toro, sperando in una nuova propizia stagione agricola.
Durante il rito l’animale S’Urtzu viene sacrificato, Sos Colonganos danzano angosciati con i bastoni che vengono sbattuti per terra creando un suono sordo a cui segue un salto che muove le spalle ed produce il suono delle ossa.
Le foglie di corbezzolo infatti sono sempreverdi e costituiscono auspicio di fertilità
A differenza delle altre maschere non sono dotati di campanacci, i rumori effettuati durante la danza derivano esclusivamente dalle ossa che vengono scosse con il movimento.
La figura del S’Urzu è presente in diverse maschere tradizionali, si agita spesso come un forsennato , si scaglia contro le persone, si arrampica e grida, rappresenta spesso anche il demone che in contrasto con gli uomini richiama la lotta tra il bene ed il male. Vittima sacrificale, mimando la sua morte, rinasce subito dopo per ripristinare il ciclo della vita.
AUSTIS
È un paese di montagna della barbagia di Ollolai, circondato da boschi di lecci sugheri e rocce scolpite dal vento. Famosa la roccia di Sa crabarissa, avente forme femminili, sulla quale ricade la leggenda della donna di Cabras, innamorata e delusa fino ad essere pietrificata dal dolore per l’amore non corrisposto di un pastore di Austis.