Su Bundu di Orani maschere tradizionali sarde
Su Bundu (Bhundu) è una maschera tipica del carnevale di Orani, un paese nella provincia di Nuoro nel centro Sardegna.
E’ una maschera tradizionale sarda che indossa gli abiti tipici del contadino: un cappotto largo e lungo con cappuccio, la camicia, i pantaloni di velluto e i gambali di cuoio.
Il volto è ricoperto da una maschera a forma ovoidale fatta di sughero colorato di rosso, un grosso naso, lunghe corna, pizzo e baffi colorati di bianco.
IL RITO
Durante il corteo mimano il rito della semina impugnando “su trivuthu”, un forcone di legno, con dei gesti rituali e un gran vocio minacciando i passanti con il tridente e bacchettando i loro piedi spronandoli ad unirsi alla danza propiziatoria per una rinascita dei frutti di madre terra.
Per la festa di Sant’Antonio, a gennaio, circondano il fuoco e con voci di vento e muggiti, lo attizzano alimentando alte fiammate e scintille.
SIGNIFICATO E ORIGINI
E’ una maschera arcaica e risale all’epoca nuragica, rappresenta l’anima primordiale, lo spirito e l’essenza vitale del creato, identificato nel vento della creazione.
Le corna rappresentano le fasi lunari e anche le fasi della vita : nascita, morte e rigenerazione. Su “saccu”, il mantello, poteva essere bianco che rappresentava la morte o nero rappresentante la fertilità. La maschera rappresenta la parte umana e le corna la parte animale.
L’abbigliamento veniva completato con delle ossa, simboli più vicini alla morte che nei riti viene enfatizzata come rinascita.
Bundhu vuol dire demone ma anche speranza, infatti sos massajos (contadini) conoscevano bene l’importanza del vento in quanto portavano le nuvole ricche di acqua.
Su Bundhu, nasce da una religione agreste, in cui le cose e i fenomeni della natura si presentano come vere e proprie potenze divine, antropobovino. Un tipo di cultura animistica divisa in sas animas vonas e animas malas.
Oggi la figura viene rappresentata solo con le anime cattive che porta ad identificarla erroneamente con il diavolo, il quale è un invenzione molto più recente.
LA MASCHERA ORIGINALE DI SU BUNDU ORANI
La maschera in origine era composta da “su saccu” cioè un mantello di lana grezza che serviva principalmente per proteggere la persona dalle intemperie, ma poteva essere utilizzato anche come coperta da bivacco o come tovaglia per i pasti campagnoli dei pastori.
Faceva parte delle maschera anche “su trivuthu”, sarebbe a dire il tridente, uno strumento da lavoro che simboleggiava le origini contadine.
La maschera che gli copriva il viso, di colore rosso, veniva ottenuto proprio con il sangue di bue e da corna bovine dando la percezione di una creatura metà umana e metà bovina.
Avremo interesse ad invitare il gruppo de Su bundu ad una manifestazione carnevalesca
Prova a chiamare la pro loco ho trovato questi numeri sul web 340 6013894 – 348 9232556.